Sono terminati oggi quattro incontri “Se Vuoi Puoi”, in collaborazione con l’Asilo Culla Dei Sogni di Ivrea. Io e le maestre Francesca Boltri e Sara Gemmiti, abbiamo fatto provare a una quindicina di bimbi dai 3 ai 5 anni, svariate emozioni ad occhi chiusi.
Inizialmente sono stata accolta in modo tenero e spontaneo dai piccolini, che sin da subito si sono mostrati entusiasti nel conoscermi per esplorare insieme i sensi, ad eccezione della vista. Ogni volta, sedendomi per terra in modo da spiegare i giochi, ci tenevano tutti a stare in braccio a me, che con pazienza li avevo convinti a sedermi accanto. Abbastanza in fretta hanno capito che non devono indicarmi le cose dicendo “guarda”, ma è necessario darmi una descrizione. Attirati dai miei capelli lunghi, si sono cimentati nelle acconciature, e sono impazziti per i brillantini presenti sui miei vestiti. Tuttavia appena resa nota l’attività, c’è sempre stata una concentrazione generale, e smaniosi faticavano ad aspettare ciascuno il proprio turno.
Il primo giorno, da bendati bisognava indovinare i gusti della frutta e delle bibite, e con mia sorpresa ci erano riusciti alla grande. Un’altra volta toccando, a piedi nudi, il compito era quello di seguire una corda posata a terra, mentre con le mani erano stati abili nel riconoscere gli oggetti. Nello step olfattivo, scoprendo l’esistenza delle spezie, ne avevano azzeccato gli odori con un pochino di difficoltà, devo ammettere. Sperimentando l’udito, i suoni degli strumenti musicali erano stati il top per affinare l’ascolto, ed hanno permesso loro di risalire ai rispettivi nomi. Successivamente fidandosi di un amichetto, a coppie di cui solo uno bendato, avevano affrontato un percorso caratterizzato da diversi ostacoli da superare.
Facevo il tifo ai miei cuccioli durante ogni prova, e dopo, contenti, mi abbracciavano, raccontandomi quanto erano stati bravi. È stato impegnativo intrattenere bambini così piccoli, ma sono soddisfatta nel notare che hanno assunto una maggior sicurezza a forza di fare attività senza vedere.
Alessia Refolo 